sabato 31 dicembre 2011

Lettera aperta alla CISL Arezzo

In relazione a quanto riportato dalle varie testate giornalistiche nei giorni scorsi e soprattutto da quanto da voi dichiarato, come “Associazione Tutela Val di Chiana” ci sentiamo  in dovere di rispondere agli attacchi gratuiti arrivati dai colleghi della CISL che ci tirano in ballo in una altrettanto gratuita polemica con il sindaco di Marciano della Chiana.
Visto che siamo scesi sul piano tecnico ci teniamo a fare una parentesi ricambiando l’invito ai signori sopracitati di verificare più attentamente la sussistenza di quanto riportato dalla Power Crop relativamente alla presenza o meno dei 9 camini di emissione fumi della Centrale. Vogliamo anzi velocizzare la loro ricerca riassumendo quanto riportato da pag. 73 a pag. 75 del progetto, file P09_ACT_106: un Camino di 35 mt per emissione fumi caldaia a biomasse; un Camino di 35 mt per emissione fumi motore ad olio, un camino di 20 mt per impianto di raffreddamento aria panello; 2 camini di 17 mt per emissioni degli estrattori tramogge di carico, 2 camini di 17 mt per emissioni di pulitura semi e 2 camini di 15 mt per emissioni di essicazione semi. Per ognuno di questi è indicata la concentrazione di inquinanti decisamente non irrilevanti.
Non comprendiamo quindi come gli Autori di questo progetto possano indicare questi camini come “analoghi a quelli di costruzioni civili per il ricambio dell’aria”, negando pubblicamente l’evidenza di quanto da loro stessi scritto. Ed ancor meno comprendiamo come la CISL possa avallare simili dichiarazioni.
Ci sembra poi paradossale che un progetto simile venga considerato da un’Associazione a tutela dei lavoratori “una importante occasione di sviluppo economico per la vallata e per l’intera provincia” quando, per questa Centrale, sono stimate meno di 20 assunzioni (giornalmente esposte alle emissioni sopracitate) e non sono state esaminate le sicure perdite di personale delle numerose aziende agricole e delle attività limitrofe.
Tutto questo determina poi ancora più amarezza se accostato al disinteresse che la CISL ha manifestato in relazione all’evento organizzato dalla nostra Associazione il 2 Dicembre u.s. per la creazione di un Distretto Rurale, al quale hanno partecipato importanti aziende e associazioni della Provincia, rappresentative di diverse migliaia di lavoratori, che aveva, questo sì, il reale intento di creare “una importante occasione di sviluppo economico per la vallata e per l’intera provincia”,’ con dati alla mano ampiamente illustrati.
Ecco cosa vorremmo dalla CISL, quale Associazione dei lavoratori: un confronto costruttivo, che fino ad adesso ci è stato inspiegabilmente negato, sulle reali possibilità di sviluppo della nostra vallata tutelando sia il lavoro che la salute, senza fare della facile demagogia ma partendo da dati certi che noi per primi abbiamo fornito e che rendiamo veramente pubblici.
Arezzo, lì 29.12.2011 - Ufficio Stampa “Ass.ne Tutela Val di Chiana”

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